UFFICI FINANZIARI DI COSENZA
 
 
Progettazione esecutiva degli Uffici Finanziari di Cosenza
Progetto vincitore di appalto concorso
 
Ente concedente: Provv.to alle Opere Pubbliche per la Calabria
Committente: Fiatengineering s.p.a. - Esecutore: N.E.C.
Cubatura: mc 38.345 - Importo opere: € 12.653.194,03
Data: 1990-2000 - Stato: Opera realizzata
 
L’edificio, destinato alla nuova sede degli Uffici Finanziari di Cosenza, è il risultato di un lungo processo di progettazione, che si è protratto negli anni con diverse modifiche e varianti.
La soluzione realizzata risponde alle esigenze della nuova struttura organizzativa del Ministero delle Finanze ed in particolare dei due nuovi Dipartimenti delle Entrate e del Territorio.
Il complesso è localizzato nella parte bassa di Cosenza sul tracciato dell’antica strada romana Popilia e sulla principale direttrice lineare di sviluppo della città, che con l’abitato del Comune di Rende tende a formare un’unica conubarzione. Della nuova città in via di realizzazione la sede degli Uffici Finanziari rappresenta uno dei principali elementi costitutivi ed, in particolare, un‘emergenza che si staglia su un tessuto lineare, organizzato su lotti quadrangolari.
In sede di progettazione grande attenzione è stata posta al ruolo urbano che la nuova realizzazione era chiamata ad assolvere, prefigurando un’importante “Angolare Urbano”, impostato su una torre ottagonale, che richiama, nella Nuova Città in via di formazione, le torri poligonali del Castello Normanno-Federiciano dell’antico Centro Storico.
L’edificio si sviluppa su una cubatura di circa 39.000 mc fuori terra ed ha un’altezza di 24 m.
L’aggregato volumetrico è organizzato su due Corpi Lineari in calcestruzzo, paralleli alle strade pubbliche, che delimitano l’area, e su uno Snodo Angolare che si materializza, all’esterno, in un Corpo Ottagonale a torre, a cui si è accennato, ed, all’interno, in una spettacolare Piramide Vetrata in acciaio, incastrata tra i due corpi, a costituire un ‘elemento di articolazione e dinamizzazione.
Nella parte bassa la volumetria viene complicata e arricchita dall’inserimento di Elementi a piastra, alti due piani, destinati prevalentemente ai saloni per il pubblico. L’organismo edilizio, lungi dal presentarsi con le caratteristiche di un corpo chiuso e bloccato, proprie di tanta edilizia direzionale ed ad uffici, si configura invece come una struttura permeabile e aperta alla città, che crea al suo interno degli spazi pubblici che rappresentano il naturale prolungamento di quest’ultima. Al centro dell’edificio, sotto la cuspide della piramide, è stata creata, infatti, una Piazza Ottagona, coperta a vetri, collegata direttamente dalle strade urbane. Su tale piazza fanno centro i percorsi pedonali interni, che danno accesso ai saloni per il pubblico e che consentono di raggiungere l’altra Piazza all’aperto, creata nella parte più interna dell’area.
Quest’ultima Piazza completa la trama degli spazi aperti al pubblico, interni al complesso, ed è caratterizzata dalla forte presenza della Piramide.
L’organizzazione funzionale adottata prevede le seguenti destinazioni:
al piano interrato - gli archivi, le centrali tecnologiche ed una autorimessa di 2000 mq;
al piano terra - gli spazi di distribuzione ed i saloni per il pubblico, sviluppati anche al livello
superiore;
ai piani sovrastanti - gli uffici veri e propri,
all’ultimo piano - gli alloggi di servizio .
I saloni per il pubblico presentano diverse soluzioni planimetriche ed alcuni di essi si articolano su piani sovrapposti, collegati da spazi a doppia altezza. In particolare, il salone creato al piano terra della piramide è caratterizzato da una configurazione molto complessa ed articolata, impostata sulla continuità spaziale con i livelli superiori, che vengono a costituire delle balconate progressivamente arretrate.Gli spazi destinati agli uffici sono organizzati su una tipologia ad uffici cellulari, organizzati su un corpo triplo con corridoio centrale, con due ampi open-spaces polifunzionali, creati all’ultimo livello. Gli uffici sono stati concepiti per ottenere la massima flessibilità e trasformabilità, garantita dall’impiego di pareti attrezzate mobili e dall’adozione di vani tecnici a plafone, completamente ispezionabili.
Le facciate presentano un trattamento assai vario che prevede delle caratteristiche di finitura differenziate per i diversi elementi volumetrici.
Gli elementi bassi a piastra ed il corpo ottagono della scala sono finiti con un rivestimento in pietra Lumachella, di colore rosato, commentato da fasce in pietra di San Lucido di colore bianco. I corpi lineari sono caratterizzati da facciate strutturali con vetri riflettenti di colore verde, arricchite, all’attacco con le piastre e la torre angolare, da un macrograticciato a maglia quadra, in alucobond.
Particolare attenzione è stata posta nella progettazione della piramide vetrata tentando di risolvere i problemi estetici e fisico-ambientali che una tale struttura architettonica crea.
Sotto l'aspetto della configurazione morfologica è stato adottato un disegno complesso a trama triangolare, impostata su una gerarchia di triangoli principali e triangoli secondari. L'effetto, che si è tentato di perseguire, è quello di un cristallo sfaccettato ed isotropo nelle varie direzioni.
Sotto l'aspetto fisico-ambientale si è ottenuto un adeguato isolamento, eliminando ogni possibilità di effetto serra mediante l’utilizzo di particolari vetrature riflettenti, con caratteristiche di bassa emissività.